Il Territorio di Rotzo
La storia, il luogo e la tradizione
Racchiusi in questo angolo di Altopiano dei Sette Comuni unico e peculiare, la Campagna di Rotzo.
La storia antica e recente ha creato un ambiente prezioso, terreni ricchi e produttivi che regalano frutti genuini e di altra qualità.
Un po’ di Storia
La storia del nostro Altopiano è lunga ed ha inizio nell’era glaciale, quando il nostro territorio era un’arida e fredda distesa di ghiaccio. Un pesante e spesso strato di neve che copriva e silenziosamente modellava rocce, pendii e vallate.
Lentamente il ghiaccio si ritira e sciogliendosi trasforma il paesaggio, lasciando in alcuni luoghi il segno del suo passaggio: ampie distese pianeggianti di depositi morenici, composti da terreno e detriti rocciosi modellati e smussati dallo scivolamento del ghiaccio e la variazione di temperature formano la Campagna di Rotzo.
Un terreno così composto e strutturato, ricco di minerali e nutrienti diventa un substrato ideale, fertile e generoso per le attività agricole e coltivazioni degli insediamenti preistorici di cui si ha testimonianza nel sito del Bostel di Rotzo, e successivamente l’insediamento Romano a conferma della generosità di questo ambiente. Successivamente in epoca medievale fu costruita la chiesetta di S. Margherita, la più antica di queste terre, per passare poi al dominio della Serenissima Repubblica Veneta e l’arrivo dei Cimbri in Altopiano.
Proprio loro, i Cimbri, abili boscaioli hanno dato la loro identità a questo Altopiano disboscando e dissodando i terreni per avviare la produzione agricola e l’allevamento.
La Campagna di Rotzo, in particolare, con i suoi depositi morenici, la posizione esposta a sud ma protetta dai monti a nord, si è rivelata un luogo particolarmente adatto ad alcune coltivazioni come i cereali (segale e avena) e dopo l’importazione dalle Americhe, la patata.
La ripresa dell’agricoltura
La storia recente, dopo un declino ed abbandono dell’attività agricola tra le due guerre mondiali, rivede una decisa ripresa negli anni ’60-’70, in cui la produzione agricola e l’allevamento hanno la loro evoluzione più significativa.
Da produzione di sussistenza, alla produzione per il commercio e la distribuzione.