Comincia la semina delle più antiche patate dell’Altopiano
Chi ben comincia è alla metà dell’opera. A Rotzo, la semina è già cominciata.
Il freddo ha svolto il magico e misterioso lavoro benefico di rendere le terre belle morbide, areate e sane. Oltre al beneficio di rendere soffice la terra al momento del disgelo, il freddo è un eccellente alleato per eliminare naturalmente batteri e patogeni infestanti. La preparazione della terra dopo che si è sciolta la neve è fondamentale. Principalmente considerando le antiche varietà che ancora coltiviamo a Rotzo. Varietà di resa bassa, di bassa produttività e che rimangono piuttosto di piccolo calibro. Varietà che oggi commercialmente sono quasi in disuso, che però che nel piatto sono uniche. Rendono le Patate di Rotzo un prodotto di nicchia, per il consumatore esigente e attento all’alta qualità. Questo prezioso frutto della terra dai molteplici utilizzi culinari conquista i buongustai al primo piatto.
Dopo la attentissima preparazione dei migliori terreni, a marzo viene fatta la semina esclusivamente con tuberi-seme certificate e la patata viene riprodotta per via vegetativa.
Il suo ciclo biologico dura dai 4 ai 5 mesi dipende dalla varietà. La precoce Monalisa è la prima ad essere raccolta. Una patata da fetta che non si sfarina, versatile, ottima per insalata, pasticcio e preparazioni lesse, fritte o al forno. Può essere consumata con piacere sensa sbucciare a causa della sua buccia molto sottile. Quelle di calibro più piccolo fatte al forno con la buccia risultano un ottimo e croccante stuzzichino.
– Piu tardi arriva il momento di raccogliere la antica Bintje, una patata a buccia gialla pasta giallo chiara… la piu prestigiosa…la regina degli gnocchi e del pure. Le sue caratteristiche organolettiche con spiccate quantità di sostanza secca permette, con pochissima farina, di ottenere degli gnocchi di qualita eccellente. Di seguito la nuova Challenger, studiata e creata per sostituire la Bintje, è una ottima patata ugualmente farinosa come la sua precorritrice serve benissimo a fare gnocchi e pure. Di buona capacità produttiva, rende patate di calibro più grosso essendo così ottima per fare ad esempio le patate ripiene (“le baked potatoes”), anche queste con la buccia. E finalmente la Desireè, patata a buccia rossa ideale per fritto e forno. È la varietà più tardiva che resiste più a lungo in adeguate condizione di conservazione.
Attendiamo dunque, con un po’ di pazienza, i tempi che la natura ci detta, fino al mese di agosto quando inizierà la raccolta e sarà quindi possibile trovare le Patate di Rotzo della nuova annata, come sempre presso il nostro spaccio aziendale, ma anche nei mercati, botteghe e nella GDO specializzata in prodotti del territorio nella regione Veneto e regioni limitrofe.
Aspettiamo fiduciosi l’inizio dell’annata 2019!
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